La Prof

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Per qualcuno questo è il mio ritratto...

lunedì 27 gennaio 2014

Un cuore vigile

Il dovere di ricordare è di tutti ,a noi adulti il compito di sollecitare,guidare sostenere i giovani nel percorso della memoria.
L'impegno di non dimenticare è stato onorato dai  ragazzi che oggi hanno ricevuto al Quirinale il primo  premio nella sezione Nuove tecnologie del  concorso "I giovani ricordano la Shoah" per il loro blog  un cuore vigile.
L'augurio è che il loro cuore continui ad essere un cuore ascoltante per tutta la vita.

Al Quirinale la celebrazione del Giorno della Memoria

domenica 26 gennaio 2014

Bulimia informatica e anoressia formativa

Prendo a piene mani dal brevario di Gianfranco Ravasi sul Sole 24 ore di oggi.
Ha condensato nelle due espressioni  bulimia informatica e anoressia formativa
 le riflessioni di tanti che  vedono aggirarsi per i  corridoi e le  aule questi rischi.

Le teste risultano piene di dati e prive di pensiero. Ravasi continua con  una espressione mirabile di Montaigne  " si mira solo ad arredare la testa di conoscenze.  Di capacità di giudizio e di virtù, manco a parlarne". 
I cervelli  dei giovani e adulti incollati al computer sono cervelli
ammobiliati di dati non abituati a pensare bene con rigore e
sostanza ( Pascal, Pensieri, n.347 ), panieri in cui si mescolano verità e menzogna, stupidaggine e saggezza, tesi e controtesi.

domenica 12 gennaio 2014

Biblioterapia

Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malannoSusan Elderkin e Ella Berthoud sono due "biblioterapeute" inglesi che hanno scritto il volume"Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno".

In un articolo per un quotidiano italiano espongono le loro opinioni suffragate da anni di esperienza( dal 2008 curano pazienti con la biblioterepia sotto l'auspicio della School of Life di Londra) i  romanzi fanno quello che sostengono di fare i libri di auto-aiuto, ma lo fanno con minore prepotenza. Il personaggio di qualche libro è già passato per la situazione nella quale ci troviamo e che ci addolora, immergendoci nell'esperienza di un alter ego immaginario ci rendiamo conto che non siamo soli nella nostra sofferenza.

La lettura è un'esperienza catartica importante ,riprendendo dopo anni  un romanzo letto in passato ci si rende conto di quanto siamo andati avanti perchè tra le pagine del libro ritroviamo  il nostro io di allora e notiamo i cambiamenti.

E ancora quando ci sentiamo soli possiamo rivolgerci ai personaggi dei nostri libri e chiedergli di farci compagnia.